
Nel mondo degli infestanti domestici, pochi suscitano tanta preoccupazione quanto tarli, tarme e termiti. Questi piccoli organismi, spesso invisibili fino a quando il danno è già evidente, possono compromettere mobili, tessuti e persino la struttura di un’abitazione. Ma nonostante vengano spesso confusi tra loro, si tratta di insetti molto diversi per biologia, habitat e tipo di danno. Conoscerne le differenze è il primo passo per difendersi in modo efficace.
Tarme: distruttrici silenziose di tessuti
Le tarme più note, come la Tineola bisselliella, non sono pericolose per il legno, ma per tessuti naturali come lana, seta e cotone. Non sono gli adulti a causare i danni, bensì le larve, che si nutrono di cheratina e fibre organiche.
Segni tipici dell’infestazione:
- Piccoli buchi irregolari su vestiti e tappeti.
- Presenza di larvette bianche e sottili o bozzoli sericei.
- Falene giallastre che si muovono lentamente negli armadi.
Come combatterle:
- Lavaggio e congelamento: lavare i tessuti a temperature elevate o congelarli per almeno 72 ore.
- Repellenti naturali: sacchetti di lavanda o cedro.
- Pulizia regolare: aspirare e arieggiare armadi e cassetti.
Tarli: i nemici del legno stagionato
I tarli sono larve di coleotteri xilofagi, come il comune Anobium punctatum. La loro vita si svolge per la maggior parte nascosti all’interno del legno, dove scavano gallerie nutrendosi della cellulosa.
Segni tipici dell’infestazione:
- Piccoli fori rotondi (1-2 mm) sulla superficie del legno.
- Polverina chiara (rosume) che fuoriesce dai fori.
- Legno che suona “vuoto” se battuto.
Come combatterli:
- Trattamenti chimici: iniezione o pennellatura di prodotti antitarlo.
- Trattamento termico: esposizione del legno a temperature elevate e controllate.
- Prevenzione: mantenere ambienti asciutti, ventilati e monitorati (lampade UV, feromoni, ecc.) poiché l’umidità favorisce l’infestazione.
Termiti: la minaccia nascosta alle strutture
Le termiti, in particolare le Reticulitermes lucifugus in Italia, vivono in colonie numerose e si nutrono di cellulosa, proprio come i tarli. A differenza di questi ultimi, però, attaccano non solo il legno stagionato, ma anche travi e strutture portanti, causando danni strutturali gravi.
Segni tipici dell’infestazione:
- Legno che si sfalda facilmente.
- Gallerie interne senza fori visibili all’esterno.
- Piccoli cumuli di materiale simile a segatura o fango.
- Presenza di insetti alati in primavera (sciami).
Come combatterle:
- Barriere chimiche: trattamenti del terreno intorno all’edificio.
- Esche termicide: contenenti inibitori della crescita.
- Controlli periodici: affidarsi a ditte specializzate per ispezioni preventive.
Come distinguerli rapidamente
- Termiti → danno strutturale nascosto, colonie numerose.
- Tarli → danno al legno con fori visibili e rosume.
- Tarme → danno ai tessuti, larve e bozzoli in armadi.
Conclusione
Capire se ci si trova di fronte a tarli, tarme o termiti è fondamentale per scegliere il metodo di intervento più efficace. Mentre tarli e termiti minacciano il legno, le tarme colpiscono i tessuti; tuttavia, tutti possono essere prevenuti con buone pratiche di manutenzione, pulizia e, quando necessario, interventi professionali.
Un’azione tempestiva rivolgendosi a disinfestatori professionisti è sempre la miglior strategia per proteggere la casa e i suoi beni più preziosi.