
Dal 29 giugno al 2 luglio 2025, la città di Lund (Svezia) ha ospitato l’11ª edizione della ICUP acronimo di International Conference on Urban Pests, evento globale che ha riunito ricercatori, disinfestatori, amministrazioni pubbliche e aziende del settore per discutere le sfide e le soluzioni legate alla gestione dei parassiti urbani. Un bilancio tra tecnologia, sostenibilità e convivenza con gli animali.
Organizzata presso l’AF-Borgen, storica sede accademica nel cuore della città, la conferenza ha visto la partecipazione di 200 esperti da oltre 30 Paesi, con centinaia di relazioni scientifiche e/o tecniche, workshop, presentazioni di casi studio e innovazioni tecnologiche.
Una visione integrata: convivenza e controllo intelligente
Il tema portante di quest’anno è stato “Smart and Sustainable Management of Urban Animals”. L’obiettivo? Affrontare il crescente impatto degli insetti e altri parassiti in ambienti urbani in un’ottica non solo difensiva, ma anche proattiva e sostenibile.
Durante le sessioni plenarie, voci di spicco come:
- Dr. Erica von Essen (Stockholm Resilience Centre) hanno sottolineato l’importanza di ripensare il rapporto etico con gli animali urbani, insetti e roditori inclusi.
- Dr. Bjørn Arne Rukke (Norvegia) ha presentato dati inediti sul comportamento dei roditori nelle reti fognarie europee,
- Prof. Chow-Yang Lee (UC Riverside) ha illustrato l’espansione delle blatte tropicali in città temperate a causa del cambiamento climatico.
Tra i temi più discussi dell’edizione 2025:
- Espansione geografica di insetti infestanti, come zanzare e blatte resistenti a insetticidi;
- Sistemi intelligenti di monitoraggio remoto basati su sensori e intelligenza artificiale per ratti, cimici e termiti;
- Resistenze chimiche: in aumento i casi di inefficacia dei rodenticidi e insetticidi tradizionali;
- Ruolo dei cambiamenti climatici nel moltiplicare le infestazioni urbane;
- Pianificazione urbana sostenibile: come integrare la prevenzione nella progettazione delle città.
Il ruolo dei disinfestatori è emerso come centrale ma in trasformazione: meno spruzzatori, più consulenti ambientali. Si è discusso a lungo su:
- Integrated Pest Management (IPM): combinazione di interventi fisici, biologici e minimi dosaggi chimici;
- Trappole intelligenti, dispositivi connessi e rilevamento predittivo;
- Uso di insetti utili e tecniche sterili per ridurre la fertilità delle specie infestanti.
Molte aziende europee e asiatiche hanno presentato tecnologie pesticide-free, che riducono l’impatto ambientale mantenendo efficacia.
Uno dei messaggi emersi con forza durante l’ICUP 2025 è stato che il problema dei parassiti urbani non è mai solo tecnico. Serve educazione/sensibilizzazione pubblica, cultura della prevenzione e collaborazione tra scienza, istituzioni e cittadini.
In molte città si comincia a parlare di “fauna urbana tollerata”, promuovendo una coesistenza informata, dove non tutti gli insetti sono nemici, ma alcuni sono addirittura alleati nella regolazione naturale dell’ecosistema urbano.
Conclusione
L’edizione 2025 dell’ICUP ha confermato che il futuro della gestione dei parassiti urbani passa attraverso tecnologia, sostenibilità e approcci sistemici. Lund ha offerto non solo il contesto ideale per condividere dati, ma anche per costruire una visione nuova: una città dove la lotta agli infestanti non è un atto di guerra, ma una strategia intelligente di equilibrio ambientale.
Il prossimo appuntamento con l’ICUP si terrà tra tre anni. Al momento non è ancora stato deciso il paese che ospiterà questo importante evento. Purtroppo, è improbabile che sarà l’Italia. Infatti, nonostante la presenza di una significativa delegazione italiana – composta da almeno 20 professionisti tra disinfestatori, distributori e consulenti, il nostro Paese è stato assente con il mondo accademico, con quello della ricerca pubblica e con la pubblica amministrazione, dimostrando di non avere un reale interesse verso questo settore fondamentale e multidisciplinare.