
Uno dei problemi più complessi e attuali nel settore del Pest Management è lo sviluppo della resistenza degli infestanti alle sostanze attive. Questo fenomeno, già ben documentato in agricoltura e nella sanità pubblica, coinvolge sempre più anche la disinfestazione urbana e industriale. Per i professionisti del settore è essenziale comprendere le cause, i rischi e le strategie più efficaci per affrontarlo.
Che cos’è la resistenza?
La resistenza è la capacità di una popolazione di infestanti (insetti, roditori o altri organismi bersaglio) di sopravvivere a un trattamento con una sostanza attiva che, in condizioni normali, risulterebbe letale. Questo avviene perché alcuni individui sviluppano mutazioni genetiche che li rendono meno sensibili al principio attivo. Col tempo, se l’uso dei prodotti non viene gestito correttamente, gli individui resistenti sopravvivono e si riproducono, dando vita a popolazioni difficili da controllare.
Le cause principali della resistenza
- Uso ripetuto e continuativo della stessa sostanza attiva: l’applicazione costante dello stesso prodotto favorisce la proliferazione degli individui resistenti.
- Dosaggi non corretti: trattamenti con quantità insufficienti di prodotto non eliminano completamente la popolazione infestante, ma lasciano sopravvivere i soggetti più resistenti.
- Applicazioni scorrette: distribuzione non uniforme, trattamenti limitati a piccole aree o eseguiti in periodi non idonei riducono l’efficacia e aumentano la probabilità di resistenza.
- Movimentazione degli infestanti: specie mobili, come roditori e insetti volanti, possono diffondere ceppi resistenti in aree sempre più ampie.
Conseguenze per il Pest Management
Lo sviluppo di resistenze rende i trattamenti progressivamente meno efficaci, comporta aumenti dei costi e obbliga a utilizzare dosi maggiori o prodotti alternativi, con conseguenze negative sull’ambiente e sul benessere animale. Inoltre, la resistenza può ridurre le opzioni disponibili sul mercato, poiché l’introduzione di nuove molecole è complessa, costosa e soggetta a normative stringenti.
Per i disinfestatori, questo significa dover ripensare le strategie di intervento e adottare un approccio più scientifico e integrato.
Come prevenire la resistenza
Le buone pratiche di Pest Management sono fondamentali per contrastare o limitare lo sviluppo della resistenza:
- Rotazione delle sostanze attive: alternare prodotti con meccanismi d’azione diversi per ridurre la pressione selettiva.
- Uso mirato dei prodotti: applicare biocidi solo quando necessario, dopo un’attenta valutazione del livello di infestazione.
- Prevenzione e monitoraggio: integrare sistemi di monitoraggio per intervenire tempestivamente e ridurre il numero di trattamenti.
- Formazione continua: i professionisti devono aggiornarsi continuamente sulle nuove conoscenze scientifiche, sui prodotti e sulle normative.
- IPM (Integrated Pest Management): privilegiare metodi non chimici (barriere fisiche, miglioramento igienico-strutturale, trappole) e riservare l’uso dei biocidi a situazioni in cui sono realmente indispensabili.
Il ruolo della ricerca e della tecnologia
Oggi la ricerca mette a disposizione strumenti innovativi per aiutare i disinfestatori a prevenire la resistenza: sistemi digitali di monitoraggio, sensori intelligenti, trappole connesse in rete e studi genetici sugli infestanti. Queste soluzioni permettono di avere dati precisi e di calibrare meglio gli interventi.
Inoltre, l’industria sviluppa nuove formulazioni biocidi e tecniche di erogazione capaci di migliorare l’efficacia dei trattamenti e di limitare il rischio di selezionare ceppi resistenti.
Conclusioni
La resistenza alle sostanze attive non è un problema futuro: è già una realtà con cui i disinfestatori devono confrontarsi quotidianamente. Ignorarlo significa ridurre drasticamente l’efficacia dei propri interventi e compromettere la sostenibilità del settore.
Adottare un approccio basato su prevenzione, monitoraggio, rotazione dei principi attivi e IPM rappresenta la strategia vincente per garantire interventi efficaci, sicuri e responsabili.
La sfida è grande, ma con consapevolezza e professionalità, i disinfestatori possono diventare protagonisti di un Pest Management più innovativo e sostenibile.